Esercizi da fare dopo l’intervento del piede
Dopo l’intervento, e dunque dopo un periodo di circa 6 settimane, il piede non è stato utilizzato normalmente, i muscoli si sono atrofizzati.
Questa assenza di muscoli spiega una certa difficoltà a ritrovare una camminata normale ed una stanchezza del piede dopo alcuni metri di deambulazione.
Dopo l’operazione, le dita restano sopraelevate e hanno della difficoltà ad appoggiare sul suolo; questo é dovuto da una parte al gonfiore residuale che solleva le dita, ma anche d’altra parte, all’assenza della forza dei muscoli « flessori » che tirano verso il basso le dita.
Quindi, è molto importante ritrovare questi muscoli.
Per ciò, è necessario praticare alcuni esercizi per svegliare questo piede che ha subito il trauma dell’ intervento :
1. In posizione « in piedi » o « da seduti », ciòè in posizione ferma, bisogna tirare in giù le dita per abbassarli fino a sentire il contatto delle dita contro il terreno, senza alzare i talloni.
Questo contatto col suolo deve essere mantenuto il più possibile, come se si volesse schiacciare qualcosa con l’estremità delle dita, o attraversare il suolo con le dita.
2. Mettersi davanti ad un mobile, tavolo o sedia, appoggiare con le mani su questo mobile e prendere appoggio per diminuire il peso del corpo sui piedi.
Tirare in giù le dita verso il suolo come precedentemente, e spostare il peso del corpo sull’ avampiede e l’estremità delle dita, sollevando leggermente i talloni (non più di 1 centimetro). Poi, fare dei piccoli movimenti di sollevamento di poca ampiezza per sentire il peso del corpo sollevato ed abbassato dalle dita, ma esclusivamente dall’estremità delle dita. Questo sarà fatto non più di un minuto, 4 volte al giorno.
E proprio l’estremità delle dita che lavora, e non le teste metatarsali; per questo, non bisogna sollevare troppo in alto i talloni.
In un primo tempo, i primi giorni, questo esercizio deve essere praticato con l’aiuto dell’appoggio delle mani per diminuire il peso del corpo.
In un secondo tempo,dopo qualche giorno, sarà fatto senza l’aiuto delle mani, cioè con tutto il peso del corpoIn un terzo tempo, dopo qualche giorno ancora, dopo avere trovato più forza, bisogna provare a fare alcuni passi proprio sull’estremità delle dita e soprattutto dell’alluce. Lo scopo è di riuscire a mettere tutto il peso del corpo sull’estremità dell’alluce operato, e mantenere l’equilibrio sollevando l’altra gamba.
3.Terzo esercizio, bisogna camminare svolgendo il passo . Al momento di finire il passo, quando il piede sta per passare in avanti da dietro, non bisogna più usarlo in modo rigido.
Bisogna non solo piegare le dita, ma anche dare una spinta con l’alluce prima di passare in avanti il piede e finire il movimento del passo.
Il piede operato deve fare lo stesso movimento dell’altro.Tutti questi esercizi richiedono dunque in principio, uno sforzo di concentrazione: bisogna pensare continuamente alle dita, e mobilizzarle, sollecitarle il più spesso possibile.
Una volta ricuperati i muscoli , la camminata sarà più naturale, la circolazione venosa riprenderà ed il piede si sgonfierà;Bisogna capire che se i muscoli si atrofizzano in alcuni giorni, occorrono in compenso parecchie settimane per svegliarli.