In cosa consiste la chirurgia ?
A causa della retrazione dei tendini, le ossa escono fuori dalla loro articolazione. La chirurgia consiste dunque nel rimettere le ossa nelle loro articolazioni
Le tecniche più affidabili utilizzate da oltre 20 anni in Francia e da oltre 30 anni negli Stati Uniti, consistono nel praticare osteotomie, cioè piccole rotture; così la correzione è realizzata nella struttura stessa dell’osso, e la deformazione non recidiva, una volta che il callo osseo ha saldato l’osso.
Ostéotomie
Queste osteotomie possono essere eseguite secondo i casi, praticando incisioni di alcuni centimetri, o in percutaneo cioè micro-incisioni che non lasciano cicatrici. Queste osteotomie sono generalmente fissate in buona posizione da un gambo in materiale riassorbibile, materiale che non sarà utilizzato nel quadro di una chirurgia percutanea.
Queste osteotomie permettono di rimettere le estremità ossee che si erano spostate nella loro articolazione, e di accorciare leggermente lo scheletro per evitare nuovamente la messa in tensione dei tendini ritirati.
Si potrebbe immaginare di allungare i tendini, ma occorre capire che non sono i soli coinvolti nella deformazione: si sono ritirati anche i muscoli, i legamenti, le capsule articolari, e generalmente tutti i tessuti; è per questo che è più facile accorciare leggermente lo scheletro, cosa che permette di ridurre tutte le formazioni dei tessuti molli in un modo uguale.
Tuttavia, non si è escluso di allungare in corso d’intervento alcuni tendini particolarmente ritirati. La difficoltà della chirurgia è quella di accorciare lo scheletro adeguatamente per rilassare le formazioni musculo tendinee, ma senza eccesso, per non causare uno squilibrio con le altre dita e metatarsi.