Ripresa Chirurgica

La chirurgia di ripresa consiste nel rioperare, dopo un intervento non riuscito.

Ripresa Chirurgica MILANOLa recidiva delle deformazioni è da considerare in n fallimento, non così la comparsa di altre  deformazioni, verificatesi successivamente sulle dita non operate.

Infatti, ogni dito del piede evolve per conto suo ed ogni dito subisce al suo modo ed a suo tempo la retrazione dei suoi tendini. Il fatto di operare ad esempio un alluce valgo,non impedisce alle altre dita di deformarsi in un secondo momento, di diventare dolorose, e dunque di richiedere eventualmente un’altra operazione per risolvere tali problemi.

È per questo che non si può sperare che queste operazioni risolvano tutti i problemi e soprattutto che impediscano al piede di continuare a deformarsi in altri punti.

La chirurgia non può dunque essere considerata come prevenzione di deformazione future; questa chirurgia è dunque innanzitutto una chirurgia funzionale per migliorare e trattare il problema preciso del momento e non una chirurgia per evitare che la deformazione peggiori.

La chirurgia di ripresa è particolarmente difficile e richiede un’esperienza certa da parte del chirurgo.

Ripresa Chirurgica La difficoltà del gesto operativo dipende dal tipo d’operazione subito in precedenza: i gesti chirurgici saranno adattati alla deformazione, alla qualità dell’osso e delle articolazioni che hanno potuto subire le conseguenze del fallimento operativo.

Il risultato post operativo non sarà sempre così soddisfacente come quello praticato su un piede vergine d’operazione.
È per questo che, prima di prevedere un nuovo intervento, occorre provare a valutare il rischio ed il beneficio che porterà; in questa valutazione, il carattere estetico passa in secondo piano, poiché occorre privilegiare l’aspetto funzionale.

Occorre essere certi che un nuovo intervento non peggiorerà la funzione del piede.

Così, è meglio conservare nello stato attuale un piede che presenta una recidiva di alluce valgo non dolorosa, piuttosto che correre il rischio, rettificando di nuovo l’alluce, di svegliare dolori che potrebbero avere conseguenze sulla camminata; è meglio un piede che funziona correttamente, anche se il risultato estetico non è quello sperato, piuttosto che un piede bello ma doloroso.

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